Il Disturbo Ossessivo da relazione (DOC da relazione) rientra nello spettro del Disturbo ossessivo compulsivo (DOC).
Il DOC (non da relazione) viene definito nel DSM-5 come un disturbo caratterizzato da pensieri intrusivi, indesiderati, persistenti che il soggetto stesso si rende conto di non volere. Per questo, al fine di neutralizzarli, mette in atto una serie di “rituali” o comportamenti compulsivi.
Nel caso del DOC da relazione, i pensieri e le ossessioni girano intorno alla relazione nella quale è inserito. Questo significa che questo tipo di disturbo può riguardare svariate tipologie di relazione. Da quella sentimentale, a quella genitore-figli, fino al rapporto con un dio (a seconda della religione di appartenenza).
In linea generale, i pensieri riguardano la qualità e l’autenticità della relazione. In particolare, vi possono essere due tipologie di DOC di relazione:
- Pensieri ossessivi centrati sulla relazione. In questo caso, i dubbi e pensieri ossessivi sono orientati sui sentimenti (sia del soggetto stesso che del partner) e sul fatto se sia una relazione giusta o meno. Ad esempio:”Farò la cosa giusta?”, “Ma lo/la amo davvero?”, “Ma lei/lui mi ama veramente?”.
- Pensieri orientati verso il partner. I dubbi ossessivi sono proiettati sui difetti o fragilità del partner. Possono riguardare svariate caratteristiche: lavoro, capacità fisica, intellettiva o economiche.
Pensieri, opere e omissioni…nel DOC da relazione!
Non facciamoci ingannare. Non si parla di semplici dubbi che chiunque può avere in qualsiasi relazione.
Chi di noi non ha mai avuto qualche pensiero del genere sul proprio partner. Chi non si è mai chiesto “Ma mi amerà ancora?”, “Se guardo altre, vuol dire che non amo la mia donna?”, “Fare l’amore non è come le prime volte, vuol dire che non lo amo più?”.
Il DOC da relazione emerge nel momento in cui questi pensieri si fanno molto invasivi, frequenti e scaturiscono tutta una serie di compulsioni ed evitamenti al fine di recuperare un controllo sulla relazione e/o sul partner.
Alcuni esempi:
- verificare la tenuta del rapporto e i sentimenti verso e del partner mediante il sesso;
- confidarsi come fosse una confessione continua con il proprio partner circa dubbi e/o pensieri sulla relazione;
- ricercare frequentemente informazioni e notizie su tematiche di coppia e amore;
- flirtare volutamente con altri per verificare l’autenticità dei propri sentimenti e l’attrazione verso il proprio partner;
- ricercare conferme sulla propria relazione mediante continue domande al partner, amici o familiari;
- evitare di frequentare persone che sono potenzialmente attraenti o interessanti, per non incappare in qualche tentazione che possa mettere in discussione la propria storia;
- Evitare di avere rapporti intimi con il partner o piccoli effusioni affettive.
Nel DOC da relazione la persona non prova timore nell’esprimere intimità, non ha paura di amare. Risente del dubbio di non provare più un sentimento vero e profondo, o di star portando avanti una relazione non autentica o addirittura sbagliata.
La possibilità di trattamento c’è! Esistono alcuni percorsi specifici che possono ridurre l’ansia e lo stato di rimuginazione legati a questo tema. Pertanto, si consiglia sempre una prima valutazione da uno psicoterapeuta esperto che possa inquadrare il problema e costruire insieme al paziente il percorso di trattamento più indicato per lui.