Signori e signore, ecco a voi il gran varietà delle speranze e dei propositi falliti! Della dieta arrabbiata e dello sport angosciato!
Ebbene sì, questo è il momento propizio per promesse quali “da gennaio vado in palestra”, “dalla prossima settimana mi metto a dieta”, “da gennaio comincio il nuoto”.
Insomma, ce n’è per tutti! Chi vuole dimagrire, chi iniziare un nuovo sport o riprendere le vecchie sane abitudini in maniera esponenziale! Belli o brutti, ricchi o poveri, siamo tutti sulla stessa barca.
Benché rappresentino dei propositi costruttivi, spesso il risultato è disastroso. Molti si svegliano il primo lunedì utile di gennaio con stati di depressione e ansia al solo pensare di “dover” mettere in pratica la dieta o tornare in palestra. Altri iniziano, sottoponendosi a restrizioni alimentari e sessioni di esercizi fisici da preparazione olimpionica!
Per non parlare del rischio di entrare in una spirale che porta ad un vero disturbo alimentare!
Perché?
PASSI FALSI: DOVE SBAGLIO?
Innanzitutto, il problema è che dimentichiamo il piacere! Tradotto: la motivazione.
Quando facciamo una cosa, dobbiamo essere motivati. Non sempre possiamo esserlo pienamente, ciononostante è importante che sia presente una motivazione sentita e che questa sia, soprattutto, personale. Molti di noi si consumano in ore di sport e diete solo perché devono essere perfettamente in forma, piacere agli altri. Non è una necessità personale , non è una motivazione “intrinseca”. Lo si fa solo perché dobbiamo essere accettabili socialmente. In altri termini, per rispecchiare un canone sociale.
Inoltre, attenzione a non concentrare tutto su gennaio! Molti, dopo panettoni e alcolici, si sentono in colpa. Pertanto, gennaio diventa una sorta di percorso liturgico per espiare i propri peccati!
Mangiare non è niente affatto un peccato! Così come mangiare un po’ di più in certe occasioni non manda a peripatetiche la nostra linea o ciò che siamo come persone!
Mangiare è una cosa meravigliosa: ci porta ad assaggiare gusti che rispecchiano i nostri desideri, i nostri bisogni. Ci porta a condividere il momento del pasto con le persone a cui vogliamo bene. Mangiare un po’ di più non è un problema! Purché sia fatto in via eccezionale e senza rischi per la salute (es., con gli alcolici).
Con questo voglio dire che non si deve adottare una visione religiosa quando ci ripromettiamo di rimettersi in forma da gennaio: non deve essere una espiazione! Bensì, deve essere un tornare “serenamente” a fare sport e ad un regime alimentare equilibrato. In pratica, gennaio non deve essere la linea di demarcazione fra “ieri” e “domani”, ma un continuum dove ieri e domani si incontrano per ricreare un equilibrio di benessere, sia alimentare che psicologico.
Iniziate dai piccoli obiettivi: non foglie di insalata! Bensì, un primo e/o un secondo a dosi controllate. E soprattutto un po’ di ginnastica. Senza esagerare. Lo sport e una dieta equilibrata sono mezzi per star bene, modalità di punizione ed espiazione dal peccato! Se ne sentite il bisogno, andate da un nutrizionista, che vi possa aiutare a dare il giusto “ritmo” al tornare in forma.