Si sente parlare molto spesso, e in questo periodo ancor di più (si veda il caso dell’omicidio di Giulia Tramontano), di Narcisista Patologico. Proviamo a capire meglio di cosa si tratta.
Chiariamo subito: il “narcisismo” non è un concetto nato per descrivere una malattia.
Tralasciando tutto il discorso sulla mitologia greca di Narciso (si veda un altro link), spesso si usa questo termine per designare una persona egocentrica, magari solo leggermente eccentrica, con un particolare amor proprio e una singolare attenzione alla propria immagine.
Ma in questo caso non si può parlare di narcisismo in senso patologico.
Vediamo quali sono le caratteristiche specifiche che descrivono la forma patologica del narcisismo (in questi casi vengono spesso usati termini quali “narcisista patologico” o “narcisista perverso”. Nella trattazione che segue userò il primo).
Il Disturbo Narcisistico di Personalità
Quando parliamo di narcisismo da una prospettiva prettamente clinica, dobbiamo fare riferimento, innanzitutto, al Disturbo Narcisistico di Personalità.
Nel famoso DSM-5 si descrivono alcuni criteri fondamentali per poter definire correttamente questo disturbo. Il soggetto:
- ha un senso grandioso di importanza (per es., esagera risultati e talenti, si aspetta di essere considerato/a superiore senza un’adeguata motivazione).
- È assorbito/a da fantasie di successo, potere, fascino, bellezza illimitati, o di amore ideale.
- Crede di essere “speciale” e unico/a e di poter essere capito/a solo da, o di dover frequentare, altre persone (o istituzioni) speciali o di classe sociale elevata.
- Richiede eccessiva ammirazione.
- Ha un senso di diritto (cioè l’irragionevole aspettativa di speciali trattamenti di favore o di soddisfazione immediata delle proprie aspettative).
- Sfrutta i rapporti interpersonali (cioè approfitta delle altre persone per i propri scopi).
- Manca di empatia: è incapace di riconoscere o di identificarsi con i sentimenti e le necessità degli altri.
- È spesso invidioso/a degli altri, crede che gli altri lo/a invidino
- Mostra comportamenti o atteggiamenti arroganti e presuntosi.
Nel complesso, gli indicatori diagnostici si aggregano in un pattern pervasivo di grandiosità, che costituisce l’elemento-chiave del profilo del narcisista patologico.
Narcisismo o narcisismi ?
Non è facile sintetizzare gli smisurati studi e ricerche scientifiche effettuate negli anni su questo disturbo. Un aspetto, però, che ritengo importante chiarire è che non tutti i clinici e i ricercatori concordano con i criteri diagnostici sopra esposti. Infatti, molti spingono perché si vada al di là della categorizzazione nosografica effettuata dal DSM-5 per comprendere meglio il narcisismo patologico.
Inoltre, vi è un altro aspetto da considerare: non tutti i narcisismi sono pericolosi!
Infatti, vi sono alcuni autori che dividono il narcisismo in varie categorie, identificando anche alcune varianti “sane”. Ad esempio, W. Behary (2012) categorizza il narcisismo in tre tipologie: sano, nascosto e manifesto.
In questo caso, l’autrice identifica il “narcisista sano” come una persona adattata, che riesce a mediare fra il proprio egocentrismo con le necessità ed il rispetto degli altri. Spesso sono dei leader, persone carismatiche e affettivamente capaci. Addirittura, poeti o artisti o a capo di gruppi e compagnie importanti.
La relazione con un narcisista patologico
Abbiamo visto sopra che i due aspetti che meglio descrivono un narcisista patologico sono la grandiosità e la mancanza di empatia.
In altre parole, i narcisisti patologici tendono a sovrastimare le proprie capacità, mostrano un senso di superiorità, richiedono ammirazione costante e possono essere eccessivamente preoccupati dall’aspetto fisico. Allo stesso tempo, manifestano una marcata mancanza di empatia verso gli altri, utilizzando spesso le persone per raggiungere i propri obiettivi e mostrando una scarsa capacità di provare compassione o interesse per gli altri.
Il narcisismo patologico può avere conseguenze significative sulla vita quotidiana delle persone affette e sulle relazioni che intrattengono. I narcisisti patologici possono mostrare un comportamento manipolativo e sfruttare gli altri per ottenere ciò che desiderano. Questo può portare a relazioni tossiche, in cui gli individui attorno al narcisista si sentono costantemente inadeguati o svalutati.
Inoltre, il narcisismo patologico può portare a un’instabilità emotiva e a una profonda insoddisfazione, poiché cercano continuamente l’approvazione e la conferma esterne.
Intervento psicologico sul narcisista patologico
Il trattamento del narcisismo patologico può essere difficile, poiché molti narcisisti patologici non riconoscono o ammettono il proprio disturbo. Tuttavia, la terapia può essere utile nel fornire strumenti per affrontare i problemi sottostanti che alimentano il comportamento narcisistico.
La terapia cognitivo-comportamentale e la terapia psicodinamica sono spesso raccomandate per aiutare gli individui a sviluppare una maggiore consapevolezza di sé, ad affrontare le cause profonde del narcisismo patologico e a migliorare le loro capacità relazionali.