Il Disturbo Oppositivo Provocatorio - Psicologo Prato Iglis Innocenti

Il Disturbo Oppositivo Provocatorio

Tabella dei Contenuti

Il Disturbo Oppositivo Provocatorio (DOP) è un disturbo in età dello sviluppo. Questo si esprime con livelli di rabbia persistente, irritabilità, comportamenti provocatori ed oppositività. Tutto ciò provoca difficoltà nell’adattamento relazionale ed affettivo del bambino.

Il DOP emerge solitamente intorno ai 6 anni. Ad ogni modo, molti bambini vengono diagnosticati come DOP in età preadolescenziale.

 

DIAGNOSI DIFFERENZIALE DEL DISTURBO OPPOSITIVO PROVOCATORIO

Non parliamo, dunque, di “semplici” capricci, o comportamenti provocatori in risposta ad una frustrazione. A tutti noi è capitato di avere a che fare con bambini definiti “vivaci”, oppure “terribili”, non riscontrando, alla fine, niente di veramente psicopatologico.

Nel caso del DOP si tratta di una situazione ben diversa, in cui i comportamenti sopradescritti si fanno frequenti e continuativi per almeno 6 mesi. Inoltre, questi devono apportare dei tangibili effetti negativi sul piano sociale, scolastico e familiare.

 

APPROCCIO TERAPEUTICO

La terapia consigliata del Disturbo Oppositivo Provocatorio prevede un trattamento che coinvolga, oltre al bambino, anche i genitori e la scuola.

La psicoterapia cognitivo-comportamentale si propone come obiettivo di aiutare il bambino a capire i meccanismi che precedono le risposte aggressive e potenziare le strategie di gestione della rabbia. Inoltre, potrebbero esserci forti stati di ansia nel bambino, che dovrebbero essere presi in carico dal terapeuta.

Tra i trattamenti rivolti ai genitori, molto efficace è l’intervento di “parent training” (formazione dei genitori). Con questo approccio si tenta di aiutare i genitori ad imparare strategie utili alla gestione dei comportamenti anomali del bambino.

Il suddetto intervento può essere proposto anche per gli insegnanti in termini di “teacher training” (formazione degli insegnanti).

Il DOP, qualora non funzionino i trattamenti psicologici, può essere gestito anche mediante l’impiego di psicofarmaci. Questi possono diminuire l’aggressività e l’impulsività del bambino. Tale trattamento deve avere la supervisione del medico neuropsichiatra e va associato all’intervento psicoterapeutico sopra descritto.