Agorafobia: il mondo, una prigione - Psicologo Prato Iglis Innocenti

Agorafobia: il mondo, una prigione

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L’agorafobia è un disturbo d’ansia caratterizzato da una paura intensa e persistente di trovarsi in situazioni o luoghi in cui è difficile fuggire o ricevere aiuto in caso di un attacco di panico. Le persone affette da agorafobia spesso evitano situazioni come spazi aperti, folle, luoghi affollati o luoghi in cui potrebbero sentirsi intrappolate.

Molti miei pazienti raccontano di non riuscire a gestire situazioni in cui si trovano “immerse” tra altre persone. Si collocano, ad esempio, vicino alle uscite dei locali. Al ristorante magari si siedono dalla parte del tavolo che guarda la porta di uscita.

Questo disturbo può avere un impatto significativo sulla qualità della vita di un individuo, limitando le sue attività quotidiane e sociali.

Le cause dell’agorafobia

Le cause non sono ancora completamente comprese, ma si ritiene che una combinazione di fattori genetici, biologici, ambientali e psicologici possa contribuire allo sviluppo del disturbo.

Alcune persone possono sviluppare agorafobia dopo aver vissuto un evento traumatico o dopo aver sperimentato un attacco di panico in una situazione particolare. Altre potrebbero sviluppare il disturbo a seguito di una condizione di salute preesistente, come la sindrome del colon irritabile o la sindrome da fatica cronica. L’ansia anticipatoria e la paura di perdere il controllo sono spesso presenti nelle persone con agorafobia.

I sintomi

I sintomi dell’agorafobia possono variare da lievi a gravi e possono includere ansia intensa, attacchi di panico, sudorazione, tremori, battito cardiaco accelerato, difficoltà respiratorie, sensazione di soffocamento, vertigini e nausea. Le persone affette da agorafobia possono anche sviluppare strategie di evitamento, come evitare determinati luoghi o situazioni, spesso limitando la loro vita sociale e professionale.

Trattamento dell’agorafobia

Come psicologo a Prato, lavoro con un approccio ti tipo cognitivista, alterando tecniche comportamentali.

La terapia cognitivo-comportamentale si concentra sulle modalità di pensiero e sui comportamenti che mantengono il disturbo. Durante il percorso, io lavoro con il paziente per identificare e modificare i pensieri irrazionali e le credenze negative associati all’agorafobia. La terapia comportamentale mira a gradualmente esporre il paziente a situazioni temute in modo controllato, aiutandolo a sviluppare nuove abilità di coping e riducendo così l’ansia.

In alcuni casi, può essere presa in considerazione anche la farmacoterapia. Gli antidepressivi e gli ansiolitici possono essere prescritti da un medico per aiutare a gestire i sintomi dell’agorafobia. È importante notare che i farmaci da soli non curano l’agorafobia, ma possono essere utilizzati come parte di un approccio terapeutico completo.